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L’affresco di Enea ferito a Pompei è un’opera penetrante che ci trasporta nel cuore dell’epopea troiana e delle sue conseguenze. Qui vediamo il valoroso Enea, icona di sopravvivenza e eroismo, mentre viene curato dal dottor Japix, che cerca con cura di rimuovere la freccia conficcata nella sua coscia destra.

Questo dipinto, appartenente al quarto stile pompeiano, è una testimonianza straordinaria delle abilità artistiche dell’epoca, ma va oltre la mera rappresentazione estetica. Si ispira al passaggio finale dell’Eneide di Virgilio, in cui Enea, ferito in battaglia, è costretto a ritirarsi con i suoi compagni più fidati.

Ma c’è di più: l’affresco è collocato all’interno di un triclinio, suggerendo un interesse particolare per la chirurgia e la storia mitologica delle origini di Roma. Infatti, secondo la leggenda virgiliana, Enea è il progenitore della civiltà romana, e la sua discendenza viene tracciata fino alla famiglia dei Giulii, compresi personaggi illustri come Giulio Cesare e Augusto.

Questa rappresentazione non è solo un dipinto, ma una finestra aperta sulla mitologia e sulla storia romana, una testimonianza vibrante dell’eredità di Enea e del suo impatto duraturo sulla cultura e sulla politica dell’antica Roma.

Tratto da FB antoniolavecchia